Dal dirigente dell’Unione Sportiva Ghilarza calcio Serafino Corrias, riceviamo e pubblichiamo.
Serafino Corrias
La denuncia del presidente del Porto Torres Tino Tellini in merito alla situazione venutasi a creare in seno alla società da lui presieduta, è purtroppo solo la punta dell’iceberg di tante situazioni simili che coinvolgono ogni anno il calcio sardo. Com’è noto, domenica scorsa i turritani sono stati sconfitti per otto a zero dal Lanusei (con 10 ragazzini in campo e senza portiere di ruolo) e per defezioni varie sono rimasti in sei a inizio secondo tempo, facendo sì che l’incontro venisse interrotto.Non entro nel merito (per rispetto) delle vicende che riguardano altre società, ma è indubbio che la situazione del Porto Torres (che d’ora in poi ” regalerà” i tre punti alle altre squadre con cui deve ancora giocare) in qualche modo falserà ulteriormente il campionato.
Dopo la vicenda Sanluri (già ritiratasi da tempo), un’altra squadra dell’Eccellenza marca visita dal torneo. Perchè il campionato rischia di essere falsato? Gli esempi sono tantissimi. Io parlo solo del Ghilarza perchè conosco meglio la situazione essendone dirigente. I giallorossi di Andrea Pia stanno lottando per la permanenza diretta in Eccellenza alla pari di altre diverse squadre tra le quali il Calangianus. Nel girone di andata con i portotorresi ancora con la squadra migliore (Pierangeli, Niedda, Bonetto, Puggioni etc) hanno vinto a Ghilarza. Al ritorno, qualche settimana fa, disponevano ancora di una formazione dignitosa e hanno perso non sfigurando. Il Calangianus (che attenzione non ha alcuna colpa), ha attualmente 29 punti, ma praticamente ne ha garantiti altri sei, nella parte più importante della stagione (con Sanluri e Porto Torres), portandosi virtualmente a quota 35, come il Ghilarza.
E’ o non è un torneo che rischia di essere falsato? E’ vero che anche il Ghilarza ha preso i tre punti con il Sanluri, ma credo sia molto diverso prenderne sei nella fase conclusiva della stagione, quando i punti valgono doppio per la classifica e psicologicamente. Stiamo giocando nel girone di ritorno un campionato totalmente nuovo e diverso. Il Ghilarza non vuole regali, ma denuncia la situazione. Penserà a salvarsi da solo e con le proprie forze, ma è indubbio che la federazione e il presidente Andrea Delpin (molto sensibile a queste cose), dovranno studiare un sistema di validi deterrenti e sanzioni per evitare che situazioni di questo genere accadano in futuro. Sono certo che prenderanno seri provvedimenti per fare in modo che il calcio isolano abbia sempre una immagine pulita e trasparente.
Serafino Corrias
Dirigente Unione Sportiva Ghilarza calcio
Martedì, 17 marzo 2015
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