Una sala nel museo di Cabras per i due nuovi Giganti e il loro restauro - LinkOristano

Una sala nel museo di Cabras per i due nuovi Giganti e il loro restauro

Il sindaco di Cabras annuncia l'allestimento degli spazi che valorizzeranno i reperti recuperati nell'area di Mont'e Prama

Mont'e Prama
Foto di Antonio Pinna

Una delle statue ritrovate negli scavi di  Mont’e Prama – Foto di Antonio Pinna

Le nuove statue  dei Giganti e i nuovi reperti recuperati nell’area di Monte Prama, durante i mesi scorsi, verranno presto esposti in un’apposita sala del Museo Giovanni Marongiu di Cabras, dove in seguito si potrà assistere anche al lavoro di restauro che interesserà gli stessi reperti. Ad annunciarlo il sindaco di Cabras Cristiano Carrus con una nota ufficiale.

“Il sistema museale di Mont’e Prama, partecipato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano e dall’Amministrazione Comunale di Cabras, si amplia grazie all’integrazione dell’esposizione permanente con l’esposizione temporanea dei recenti rinvenimenti di Mont’e Prama”, spiega il sindaco Carrus. “Nei locali del Museo Civico “G. Marongiu” è in corso di allestimento una sala dedicata alle due nuove statue di pugilatori e ai principali frammenti scultorei recuperati nella campagna di scavo condotta dalla Soprintendenza di Cagliari e dall’Università di Sassari durante l’anno 2014″.

Cristiano Carrus

Cristiano Carrus

“L’intento della mostra”, prosegue il sindaco Carrus, “è quello di presentare al pubblico e agli studiosi le nuove sculture ancor prima del restauro, che inizierà la prossima primavera: si vuole quindi cogliere l’occasione non solo per far conoscere gli elementi più significativi tra quelli che sono stati estratti dal terreno con lo scavo stratigrafico, ma soprattutto per dare una chiara idea dello stato di partenza del restauro stesso. Si vuol quindi mostrare come scavo e restauro sono parti inscindibili della ricerca archeologica e del processo di valorizzazione, in quanto recupero non solo della materia, ma anche dei significati e valori che arricchiscono la nostra consapevolezza del patrimonio comune”.

Sabato, 27 febbraio 2015

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