Il deputato Pili chiede un'indagine ministeriale sullo sfratto di Arborea - LinkOristano

Il deputato Pili chiede un’indagine ministeriale sullo sfratto di Arborea

Il parlamentare di Unidos contesta il blitz e propone di ricapitalizzare le aziende in crisi attraverso la finanziaria regionale

Con un’interrogazione urgente depositata lo scorso 23 gennaio, il parlamentare sardo Mauro Pili chiede al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, un’indagine ministeriale che spieghi e giustifichi i costi dell’operazione per il drammatico sfratto della famiglia Spanu di Arborea, durante il quale sono stati impegnati decine di agenti di polizia in assetto antisommossa, elicotteri e diversi mezzi.
“Nemmeno per fronteggiare i terroristi dell’Isis si è visto un dispiegamento così imponente di forze dell’ordine, impegnate per avere ragione su una povera famiglia che aveva perso tutto”, ha commentato Pili. “È un fatto di una gravità inaudita che deve essere oggetto di un’indagine ministeriale per conoscere i responsabili di questa decisione e i costi di un’operazione militare grave sul piano sostanziale, inaccettabile su quello sociale”.

Mauro Pili

Mauro Pili

Il capogruppo di Unidos, dopo aver denunciato “l’inaccettabile silenzio” del presidente della Regione Francesco Pigliaru e delle istituzioni locali, ha parlato di 700 aziende agricole sarde che, entro marzo, rischiano di finire all’asta. Per loro ha proposto il blocco delle aste per tutto l’anno e un piano di rilancio, effettuato attraverso la Sfirs, la finanziaria regionale, per salvare l’agricoltura sarda.
Il deputato di Unidos ha poi annunciato l’intenzione di presentare un emendamento alla Camera per l’inserimento nel decreto mille proroghe della sospensione di tutti i giudizi pendenti, le procedure di riscossione e le esecuzioni forzose fino al 31 dicembre 2015.
“Il nostro primo obiettivo è quello di far uscire il sistema agricolo sardo dallo strozzinaggio bancario e trasformarlo nel più moderno sistema produttivo del Mediterraneo”, ha premesso il parlamentare sardo prima di entrare nei dettagli del progetto di rilancio dell’agricoltura. Stando alla proposta del parlamentare, dovrebbe essere la Sfirs – la finanziaria regionale – a ricapitalizzare le aziende agricole in difficoltà: un finanziamento da restituire nell’arco di dieci anni, durante i quali l’agricoltore si impegna ad accettare obbligatoriamente l’azione di tutoraggio tecnico e gestionale da parte della Regione. L’obiettivo ultimo, attraverso un piano unitario di commercializzazione e marketing dei prodotti, è quello di abbattere l’import (pari all’80% dei prodotti agroalimentari consumati in Sardegna) e favorire l’export.
“Chi afferma che non ci può essere intervento pubblico in agricoltura e chi si trincera dietro l’Unione europea”, ha concluso il parlamentare, “non solo non è in grado di governare ma soprattutto non vuole nemmeno provare a risolvere il problema”.

Lunedì, 26 gennaio 2015

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