Cassa integrazione per i 42 lavoratori della società provinciale Spo - LinkOristano

Cassa integrazione per i 42 lavoratori della società provinciale Spo

La Provincia di Oristano non ha le risorse necessarie per assicurare nuove commesse di lavoro

Oristano - Protesta lavoratori Spo
Una manifestazione di protesta dei lavoratori della Spo  a Oristano

Una manifestazione di protesta dei lavoratori della Spo a Oristano

Saranno messi in cassa integrazione  i 42 lavoratori della Spo, la società in house dell’Amministrazione provinciale di Oristano, impegnata nel settore delle manutenzioni. Nei giorni scorsi si era avuto sentore delle difficoltà e questo pomeriggio è stato il presidente della Giunta provinciale Massimiliano De Seneen a dover dare la brutta notizia in apertura della seduta del Consiglio provinciale.  La società si trova al momento con quasi  25 mila euro in cassa e crediti previsti nei confronti della  Provincia per circa 425.000 euro, ma per operare ha bisogno annualmente di quasi un milione e mezzo di euro e tutti quei soldi la Provincia, socio di riferimento e committente principale, non li ha, come ha evidenziato lo stesso presidente della Giunta provinciale Massimiliano De Seneen.

“L’anno scorso avevamo potuto contare sul finanziamento alle società in house accordato dalla  Regione e di cui quest’anno nella finanziaria regionale non c’è traccia”, ha spiegato il presidente De Seneen. “Ancora. L’anno scorso avevamo l’agevolazione sull’Irap, grazie al provvedimento della Giunta Cappellacci, che quest’anno è stato eliminato dall’attuale Giunta regionale.  Continuiamo, inoltre,  a dover fare i conti coi prelievi forzosi da parte del Governo. Non vi sono certezze poi  sui nuovi interventi regionali a favore degli edifici  scolastici, né sulla  possibilità che il personale delle società in house passi alla Regione.  Il risultato è che le risorse per gestire la società sono insufficienti e le prospettive molto incerte. Di ciò”, conclude il presidente De Seneen, “dobbiamo tenere conto. Ho verificato che sinora gli stipendi sono stati pagati regolarmente, ma per il futuro si rende necessario fare uso degli ammortizzatori sociali”.

Il presidente della Spo Carlo Lutzu dovrebbe studiare ora un’ipotesi di ricorso alla cassa integrazione  che tenga conto della necessità comunque di assicurare un minimo di manutenzioni agli immobili e agli impianti della Provincia.  E’ probabile si utilizzi il sistema della rotazione del personale e questo sarà oggetto, comunque, di un confronto con le organizzazioni sindacali territoriali.

Le difficoltà dei lavoratori della Spo si aggiungono a quelle dei lavoratori del portierato e delle pulizie, sacrificati già lo scorso anno in seguito ai drastici tagli di bilancio ai quali la Provincia   continua a far fronte, nell’attesa che si definiscano i nuovi assetti degli enti locali.

Lunedì, 26 gennaio 2015

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