Imu agricola sui terreni montani, Cherchi (FI): "La Regione alzi la voce" - LinkOristano
In Sardegna

Imu agricola sui terreni montani, Cherchi (FI): “La Regione alzi la voce”

Il consigliere regionale esprime preoccupazione per l'immobilismo dell'esecutivo nazionale

Oscar Cherchi 2

“Il Governo Renzi ha combinato un pasticcio”. È il commento critico del consigliere regionale di Forza Italia, Oscar Cherchi sulla vicenda dell’IMU agricola sui terreni montani.
“Già a inizio dicembre”, spiega Cherchi, “avevo espresso il timore che il problema relativo al pagamento dell’IMU sui terreni montani fosse solo rinviato. Infatti oggi il problema si ripropone identico. Preoccupa l’immobilismo dell’esecutivo nazionale che, riunito ieri in Consiglio dei Ministri, non ha preso alcuna posizione in merito”.

Oscar Cherchi

Oscar Cherchi

“Chiedo pertanto al nostro Assessore dell’Agricoltura”, prosegue il consigliere regionale di Forza Italia, “di fare fronte comune con i suoi colleghi delle altre regioni italiane per fare pressioni sul Governo in sede di conferenza Stato – Regioni”.
“È necessario”, continua ancora il Consigliere regionale azzurro, “una ulteriore proroga della scadenza del pagamento in attesa di una riconsiderazione complessiva dei criteri di esenzione per i terreni agricoli delle zone montane che, per quanto riguarda la Sardegna, non possono essere decisi da Roma in virtù delle peculiarità della nostra Isola e dell’Autonomia di cui le nostre istituzioni politiche godono”.
Risalgono al dicembre scorso le proteste per le norme in materia di IMU sui terreni agricoli contenute nel decreto del 28 novembre 2014 col quale si è disposto che l’esenzione dal pagamento dell’imposta riguardasse solamente i terreni agricoli dei comuni ubicati a un’altitudine di oltre 601 metri sul livello del mare e operasse esclusivamente per i terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. La levata di scudi che ha seguito la decisione del Governo aveva indotto quest’ultimo a sospendere i pagamenti che erano originariamente previsti per fine dicembre 2014. Il problema si è ripresentato con la pronuncia del TAR del Lazio con la quale si impone che l’applicazione dei criteri contenuti nel decreto ministeriale non può slittare ulteriormente e che entro il 21 gennaio dev’essere onorato il pagamento dell’imposta.

Mercoledì, 21 gennaio 2015

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