Un sistema di videosorveglianza per proteggere l'area di Mont'e Prama - LinkOristano

Un sistema di videosorveglianza per proteggere l’area di Mont’e Prama

Riunione operativa oggi in Regione per iniziativa dell'Assessore alla cultura Claudia Firino

Si impiegherà un sistema di videosorveglianza per mettere in  sicurezza l’area archeologica di Mont’e Prama, a Cabras. Oggi, per iniziativa dell’assessore del Beni Culturali Claudia Firino e in collaborazione con l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, è stato avviato il tavolo tecnico per la predisposizione del servizio di vigilanza.

Claudia Firino

Claudia Firino

Il sistema con cui si intende assicurare il controllo sul sito di ritrovamento dei Giganti, già positivamente sperimentato nell’ambito della prevenzione degli incendi, prevede l’impiego di  termocamere capaci di rilevare la presenza umana e trasmettere immagini, tramite un’ulteriore videocamera, in diretta in sala operativa, in contatto con le Forze di dell’ordine.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Firino che ha riunito, oltre agli esponenti della Regione, i rappresentanti della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna, delle Soprintendenza per i Beni Archeologici e per i Beni Architettonici e Paesaggistici, del comune di Cabras, della Diocesi di Oristano e dl Corpo Forestale.

“Oggi”, ha dichiarato l’assessore Firino, “abbiamo segnato l’inizio di una riflessione il cui orizzonte è la messa a sistema di un servizio di vigilanza per ogni sito archeologico, grazie ai mezzi dell’assessorato dell’ambiente gestiti dal Corpo Forestale, che già aveva garantito la vigilanza durante lo scorse periodo festivo. L’interesse di tutti i soggetti interessati si è tradotto in un’efficace collaborazione interistituzionale”, ha aggiunto l’assessore rimarcando “l’attenzione sul sito di Mont’e Prama, per il quale esiste un accordo di programma per oltre 2 milioni di euro destinato ai lavori di ampliamento del museo di Cabras, alla valorizzazione del complesso scultoreo in generale e alla promozione a livello nazionale e internazionale. Senza perdere di vista il quadro più generale della valorizzazione del patrimonio archeologico della Sardegna, fortemente voluto da questa giunta regionale con l’investimento di tre milioni di euro nel triennio.”

Giovedì, 15 gennaio 2015

 

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