Nuove prospettive per il paesaggio idrogeologico di Solarussa - LinkOristano

Nuove prospettive per il paesaggio idrogeologico di Solarussa

Presentate dai giovani architetti del dipartimento di Urbanistica di Alghero, al termine del workshop

Workshop Solarussa
Workshop a Solarussa

I giovani architetti impegnati nel workshop a Solarussa

Si è concluso sabato scorso a Solarussa il workshop Internazionale “Territori dell’acqua. Scenari di progetto nei paesaggi a rischio idrogeologico”, organizzata dal Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero dell’Università di Sassari e che ha coinvolto una cinquantina di giovani architetti. Alla presenza dell’assessore regionale Cristiano Erriu, del presidente della commissione rbanistica Antonio Solinas e dell’amministrazione comunale di Solarussa, gli studenti hanno illustrato le ipotesi progettuali indirizzate da un approccio ecosistemico. Il riconoscimento di architetture territoriali che si generano da una conoscenza selettiva dei processi ambientali ha rappresentato il filo conduttore dell’esperienza didattica e dell’attività di ricerca che su questi temi il dipartimento di Alghero sperimenta fin dalla sua fondazione.

Mario Tendas

Mario Tendas

Il workshop, diretto da Gianfranco Sanna, Silvia Serreli e Nicola Sechi, docenti del dipartimento di Alghero, è stato organizzato con l’attiva partecipazione del Sindaco di Solarussa Enrico Marceddu e dell’assessore all’urbanistica Mario Tendas, che hanno accolto i 50 studenti del Master Internazionale di II Livello in Waterscape, della Laurea Magistrale/Master Europeo in Pianificazione e Politiche per la Città, l’Ambiente e il Paesaggio e del Dottorato Architetura e Ambiente. Gli studenti sono stati guidati oltre che da Gianfranco Sanna, Silvia Serreli e Nicola Sechi e da quattro tutores del dipartimento di Architettura di Alghero, dall’architetto paesaggista portoghese Joao Gomes da Silva dell’Accademia di Architettura di Mendrisio e dagli architetti François Dufaux ed Erick Rivard dell’École d’Architecture dell’Università canadese di Laval a Quebec, università partner del Master Waterscape.
Docenti e studenti dal 9 al 13 Dicembre si sono concentrati sull’individuazione di strategie di gestione dell’acqua che interessano il bacino idrografico minore del Rio Traessu, un bacino poco studiato che sottopone alcuni quartieri della città a condizioni di rischio. Per contrastare situazioni critiche legate al dissesto idrogeologico e alle inondazioni in ambito urbano, i progetti si sono focalizzati sulla possibilità di creare nei paesaggi rurali a monte dell’abitato un dispositivo di captazione, utile a contenere e rallentare i flussi d’acqua meteorica, costituito da piccole vasche di laminazione che possono rispondere sia alla necessità di rallentare e accogliere i volumi d’acqua provenienti da eventi eccezionali, ma anche a ridisegnare ambiti territoriali che contribuiscono a risolvere problemi urbani attraverso interventi a basso costo materializzati da architetture di piccole dimensioni ma di significato territoriale. Così la rigenerazione delle infrastrutture dell’acqua rappresentate dai canali, attraverso il progetto perdono il ruolo esclusivo di elementi funzionali per acquistare un nuovo significato urbano, trasformandosi in spazi disponibili alla città.
La pianificazione territoriale e l’ecologia che assume il bacino idrografico come figura progettuale principale, l’architettura e l’urbanistica che contribuiscono a trovare soluzioni ai problemi del rischio consentono di dar forma a un nuovo paesaggio che si innova a partire dal riconoscimento delle risorse presenti nel territorio.

La presentazione dei lavori dei giovani architetti

La presentazione dei lavori dei giovani architetti

L’assessore Erriu ha evidenziato la necessità di una visione olistica ed ecosistemica del territorio, capace di superare un orientamento disciplinare settoriale in particolare in ambiti in cui il rischio idrogeologico interessa le prospettive di sviluppo insediativo ma anche la necessità di un ridisegno del palinsesto territoriale a partire da una più coerente gestione delle trasformazioni insediative che si confrontano con le dinamiche degli ecosistemi dell’acqua. “Si tratta di temi”, sottolinea ancora Erriu, “sui quali l’Amministrazione Regionale investirà nel futuro, anche attraverso il contributo dei fondi europei dedicati al tema del paesaggio”.
Come hanno rilevato il Sindaco di Solarussa Marceddu, il vicesindaco Mario Tendas, e come rimarcato da Sergio Vacca, docente di podologia dell’Università di Sassari, i progetti proposti dal workshop, finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna e dall’Amministrazione Comunale, hanno aperto alcune prospettive per contrastare scenari di conflitto tra le dinamiche dell’acqua e le prospettive di sviluppo insediativo e socio-economici della collettività di Solarussa. La valenza intercomunale delle tematiche affrontate offrono la possibilità di sperimentare, attraverso il ridisegno di nuove struttura urbana per il territorio di Solarussa, progetti interdisciplinari che possono proporre nuove ipotesi di soluzione ai problemi emersi con l’alluvione del novembre 2013.

Martedì, 16 dicembre 2014

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