Consiglio comunale, Zoccheddu protesta e scrive al sindaco di Cabras - LinkOristano

Consiglio comunale, Zoccheddu protesta e scrive al sindaco di Cabras

Lettera aperta dopo l'ennesima polemica in aula

Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale di Cabras Ivo Zoccheddu una lettera aperta destinata al sindaco Cristiano Carrus, sul funzionamento e sul ruolo del consiglio comunale.

Gent.le sig. Sindaco,
avverto la necessità di esprimerle pubblicamente il mio disappunto in merito ad alcuni eccessi comportamentali che, mio malgrado, sono stato costretto a rilevare nel corso di molte sedute del Consiglio Comunale di Cabras.
L’occasione mi viene fornita dall’ultima riunione del Consiglio Comunale stesso, tenutasi venerdì 28 novembre 2014, nel corso della quale i lavori sono iniziati con circa 40 minuti di ritardo a causa dell’assenza di un componente della Giunta (il quale si è educatamente scusato) e di un Consigliere di maggioranza. Alle mie rimostranze circa la necessità di avviare con una certa puntualità la riunione del Consiglio mi sono sentito rispondere: “Se ha fretta può anche andare via”.

Ivo Zoccheddu

Ivo Zoccheddu

Fa specie che a pronunciare tale frase, poco riguardosa nei confronti di un Consigliere, sia stato proprio il Sindaco, nell’occasione anche Presidente del Consiglio Comunale. E’ noto che per effetto delle norme e dello stesso regolamento consiliare il Presidente è l’autorità deputata a garantire il corretto funzionamento dell’organismo consiliare, cioè egli ha il preciso dovere di essere un organo super partes, garante del rispetto del ruolo dei consiglieri, siano essi di maggioranza o di opposizione, nonché delle norme generali dello Statuto Comunale e del Regolamento del Consiglio.
Aggiungerei che non dovrebbe essere necessario appellarsi alle regole formali che determinano il corretto funzionamento degli organi comunali ma che dovrebbe essere sufficiente applicare semplicemente il comune senso di rispetto delle istituzioni e degli interlocutori, anche quando questi ultimi esprimono liberamente idee e concetti che potrebbero essere non condivisi da chi dirige l’assemblea consiliare.
La disaffezione alla politica e la diffidenza che molti cittadini manifestano sempre più frequentemente è determinata anche dalla spiacevole sensazione che qualcuno interpreti le istituzioni come una proprietà privata dove ci si può comportare a proprio piacimento, ammesso che a casa propria si possa mancare di rispetto al prossimo.
Nel merito, avviare i lavori del Consiglio del rispetto degli orari stabiliti dallo stesso Presidente del Consiglio nella convocazione formale è un preciso dovere di chi dirige i lavori. Concedere un quarto d’ora di tolleranza, o anche di più, per consentire la massima partecipazione ai lavori sarebbe una ragionevole dimostrazione di elasticità ma andare continuamente oltre rappresenterebbe una sgradevole mancanza di rispetto nei confronti di chi rispetta gli orari e le regole.
Inoltre, il presidente del Consiglio Comunale ha il delicato compito di dirigere i lavori del Consiglio stesso assicurando l’ordine della seduta e la regolarità delle discussioni. Purtroppo, anche su questo fronte si registrano comportanti impropri che riguardano consiglieri e talvolta, anche il Sindaco, spesso impegnato in discussioni con Assessori e Consiglieri mentre il sottoscritto svolge il proprio intervento. Tale azione di disturbo è stata segnalata allo scrivente da cittadini presenti in sala tra le fila del pubblico, anche nel corso dell’ultima riunione del Consiglio. Tali persone hanno dichiarato di non aver potuto seguire il mio intervento a causa del disturbo causato dal fitto chiacchiericcio che ha avuto luogo tra il Sindaco e un Assessore.
A questo punto si rischia di legittimare il sospetto che si siano vietate le registrazioni televisive delle riunioni del Consiglio, e che si sia rinviata oltre ogni misura l’approvazione del regolamento per l’effettuazione delle stesse (nonostante le ripetute promesse del Sindaco, tuttora non mantenute), per evitare che tutti i cittadini possano vedere e giudicare.
Voglio precisare che scrivo queste righe non per alimentare una polemica che sarebbe inutile e dannosa ma semplicemente per stimolare un confronto equilibrato che permetta di recuperare serenità e rispetto, elementi indispensabili per assicurare un ottimale funzionamento del Consiglio Comunale. Per questa ragione sono convinto che in questa occasione non si registreranno inutili e sgradevoli tentativi di negare l’accaduto ma che si coglierà l’occasione per avviare una approfondita riflessione che si traduca in comportamenti adeguati alla dignità delle istituzioni che siamo stati chiamati a rappresentare.

Il Consigliere
Ivo Zoccheddu

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