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La XXVIII Marcia della Pace trasloca a Oristano

Prevista il 20 dicembre, avrà come tema "Per i Cristiani pace". Ospite ufficiale sarà Padre Pierbattista Pizzaballa, custode della Terra Santa

Trasloca a Oristano la Marcia della Pace, organizzata dalla Caritas della diocesi di Ales – Terralba. Sabato, 20 dicembre, alle 15 la città di Eleonora ospiterà l’edizione numero 28 della manifestazione.
Ospite e oratore ufficiale sarà Padre Pierbattista Pizzaballa, custode della Terra Santa. Tema della Marcia sarà “Per i Cristiani pace”.

“Con la XXVIII Marcia”, spiegano gli organizzatori, “vogliamo risvegliare le coscienze della Sardegna cristiana ma anche di tutti i sardi senza distinzione di fedi, di ideologie, di schieramenti, di cultura ma uniti nell’anelito di pace e di giustizia”.
La manifestazione è promossa dalla diocesi di Ales- Terralba, con la diocesi di Oristano, la Caritas regionale, l’Ufficio Regionale della Pastorale Sociale e del Lavoro, il Centro di Servizi per il Volontariato Sardegna Solidale, la Provincia e il Comune di Oristano

Marcia della Pace oristanoQuesto l’appello del Comitato promotore.
Papa Francesco, ritornando dalla Terra Santa, ai giornalisti increduli ha affermato: “Siamo dinanzi alla terza guerra mondiale”.
Una guerra subdola, strisciante che improvvisamente esplode nelle varie parti del
mondo devastando, uccidendo, facendo stragi di bambini, di donne, di innocenti: Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, Gaza, Nigeria, Centro Africa, Somalia, Sudan, Niger, Ucraina.
Senza contare le decine e decine di altre guerre dimenticate che all’interno delle nazioni soffocano lo sviluppo, creano ingiustizie, fanno vittime innocenti, tolgono il futuro alle giovani generazioni.
Portiamo avanti da ventotto anni la difficile missione di gridare Pace per il mondo in questa terra di Sardegna devastata dall’ingiustizia del non lavoro, del non sviluppo, della non speranza. La nostra situazione non ci toglie e non ci deve togliere la nostra naturale vocazione ad essere terra di pace e operatori di pace che aprono il cuore al mondo, cuori feriti per le ferite del mondo.
Per questo anche quest’anno chiediamo a tutti i sardi di gridare assieme il no alla
guerra, all’ingiustizia, di gridare Pace in un anelito universale. Ci siamo sentiti quest’anno particolarmente affranti per quanto sta avvenendo contro i Cristiani nel mondo. I Cristiani sono privi in troppe nazioni di libertà. Libertà di professare apertamente la loro fede; sono condotti in processi ingiusti, imprigionati, condannati a morte. In altri paesi vengono confiscati i loro beni, respinti nel deserto, venduti come schiavi, seviziati, decapitati, crocefissi. I luoghi santi, le antiche comunità culla del cristianesimo sono disperse, le loro chiese profanate e distrutte.
Noi che abbiamo gridato pace contro tutte le guerre in un anelito di giustizia, di
fraternità universale oggi chiediamo che tutta la Sardegna, tutti i Sardi di ogni confessione, di ogni ideologia o fede, di ogni militanza politica o sindacale, di ogni cultura si uniscano a noi per gridare.
Per i Cristiani Pace.
Gridiamo PACE per tutti gli uomini, per ogni famiglia, per ogni comunità, per
ogni popolo.
La XXVIII Marcia della Pace “Per i Cristiani Pace” sarà ad Oristano sabato 20
dicembre alle ore 15.  Ci uniamo anche alla 48° Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2015 “Non più schiavi, ma fratelli”.
La schiavitù con i suoi molteplici aspetti è fortemente presente nel mondo
attuale che crea discriminazione, diseguaglianza e non rispetta l’inviolabile dignità della persona umana.
Apparteniamo a una sola famiglia umana, tutti siamo fratelli con pari dignità.
È la fratellanza che crea giustizia, libertà e pace.

Mercoledì, 26 novembre 2014

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