Un concerto gratuito per presentare il primo disco della band di Oristano - LinkOristano

Un concerto gratuito per presentare il primo disco della band di Oristano

I Dipensieri saranno sul palco del Teatro Garau

Dipensieri band oristanese

Sarà un concerto ad ingresso gratuito realizzato grazie al patrocinio del Comune di Oristano a presentare il primo lavoro discografico della band oristanese Dipensieri. A ospitarlo, venerdì prossimo, alle 22, il Teatro Garau.
“Non colleziono farfalle” è il titolo di questa opera prima che racchiude in quattordici brani tutto il carattere poliedrico della band. Musicalmente eclettici i Dipensieri attingono in maniera personalissima dal rock e dalla tradizione cantautorale italiana. Le composizioni e gli arrangiamenti spaziano dal rock più genuino ad ambientazioni acustiche più intime, giungendo a scenari più vicini al rock progressivo e all’elettroacustica e, perché no, strizzando l’occhio al pop più schietto.

I Dipensieri

I Dipensieri

Cantautore raffinato dalla voce graffiante, Davide Cadelano ha raccolto, durante la sua carriera musicale solista, diversi riconoscimenti importanti, come il Premio Letterario Anselmo Spiga, appunto come cantautore italiano. Nel settembre 2013 ha aperto il concerto di due importanti artisti come Diego Mancino e Riccardo Sinigallia, ricavando una discreta attenzione di pubblico e critica. Da una sua idea, il progetto ha attraversato diverse forme fino a trovare una stabile line up in tempi recenti, con l’ingresso nel 2011 di Lorenzo Lepori (già chitarrista e autore all’interno della band Lame a foglia d’oltremare), che ha aggiunto colori inaspettati all’interno delle scelte compositive; nel 2012 l’arrivo di Simone De Muro, batterista di lunga esperienza e di grande ecletticità; e la più recente stabilità raggiunta con Massimo Cadeddu (anch’egli già componente delle Lame a foglia d’oltremare) bassista di ampie vedute musicali e dalla tecnica duttile.

Un pensiero è alla base di “Non colleziono farfalle”: il semplice concetto secondo il quale ogni cosa bella, privata della libertà, perde il suo fascino e la sua forza. In questo senso la bellezza e la libertà sono due cose che non possono essere divise.
“Nel vedere una farfalla in natura godiamo dei suoi colori, della leggerezza e del suo libero volo”, spiegano gli artisti, “tutte cose che svaniscono immediatamente quando l’intenzione diventa quella di possederle e metterle in mostra. La farfalla perde così tutta la sua comunicatività e bellezza”.
Il titolo del disco è quindi una metafora per rappresentare la libertà e la condivisione.
L’uomo e la natura sono i soggetti principali all’interno dei testi: viaggi e percorsi umani a volte intrecciati al mondo dei sogni. Storie personali di uomini e donne ritratti nelle proprie lotte quotidiane, nelle esperienze di vita che hanno, come orizzonte comune, la speranza di farcela, di uscirne fuori: la volontà di non arrendersi mai.

Mercoledì, 26 novembre 2014

commenta