Sul futuro delle scuole civiche di musica in Sardegna riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Andrea Piras, direttore della Scuola civica di musica della provincia di Oristano, con sede a Marrubiu. Segue le denunce venute dalla riunione delle scuole sarde svoltasi proprio a Marrubiu e le rassicurazioni giunte in risposta dall’assessore regionale Claudia Firino.
La risposta dell’Assessore Firino, ci soddisfa a metà. A mio parere da parte della Regione non vi è stata alcuna trasparenza. Ecco perché chiederemo l’accesso agli atti. Siamo certi che alcune scuole non dovevano beneficiare del contributo regionale. Tutte le anomalie erano state denunciate alla Regione, a gennaio 2014, con una delibera di giunta inviata dal comune di Marrubiu. E’ ora di cambiare il sistema.
Andrea Piras
Siamo disposti a sederci ad un tavolo con l’assessore regionale e i funzionari della Regione, per cercare di riformare il sistema: la scuola che noi tutti vorremmo dovrebbe essere regolata da un unico piano didattico regionale. Dovrebbe avere un contratto unico per il personale docente, con un importo orario minimo, stabilito dalla Regione. Alla scuola che noi vogliamo dovrebbe essere attribuito un contributo regionale calcolato in base agli allievi paganti, con una retta minima stabilita sempre dalla Regione, onde evitare di far entrare gratuitamente, bande, cori e intere scuole pubbliche, per “giustificare” alla Regione più allievi!
E’ necessaria, inoltre, una stretta collaborazione con i conservatori statali di musica, in maniera tale , che un allievo di una scuola civica, che vuole accedere al conservatorio, possa avere dei crediti di accesso. Serve, inoltre, una premialità per l’apertura dei corsi di musica tradizionale sarda, una stretta collaborazione con le scuole medie ad indirizzo musicale e una stretta collaborazione con i teatri lirici di Cagliari e di Sassari.
Andrea Piras
Sabato, 1 novembre 2014
commenta