E’ accompagnato da polemiche e proteste l’arrivo nell’Isola dei 120 migranti giunti ieri pomeriggio da Napoli per essere distribuiti nei centri di accoglienza sardi. Una quarantina di loro sono stati destinati a tre strutture della provincia di Oristano, a Palmas Arborea, Norbello e Samugheo. Destinazione che però non sarebbe stata gradita. A quanto riferisce l’Agenzia Giornalistica Italia i migranti, perlopiù giovani, hanno provato a rifiutarsi di scendere dagli autobus. Protesta rientrata quasi subito e senza particolari tensioni con le forze dell’ordine. Situazione ben più grave a Sadali dove i 47 immigrati hanno trascorso la notte fuori dall’hotel Janas e chiesto di essere riportati a Cagliari.
Foto d’archivio
“Gli immigrati presenti a Sadali raccontano di essere stati convinti a spostarsi da Napoli con l’inganno”, ha dichiarato Romina Mura, deputato del Pd e sindaco del piccolo centro del Nuorese. “Le loro destinazioni sarebbero dovute essere Roma o Milano o addirittura sarebbero, secondo quanto raccontano altri, dovuti essere accompagnati in ospedale per fare delle visite prima del trasferimento in altra città del continente”.
Nessun problema, invece, per quanto riguarda il restante gruppo di immigrati che sono stati ospitati in un ostello sulla spiaggia de La Ciaccia tra Valledoria e Castelsardo.
Il trasferimento in Sardegna dei migranti sbarcati dall’Africa sulle coste della Sicilia rappresenta una soluzione costosa e con molti limiti. Da mesi, infatti, una volta giunti nell’Isola, nella stragrande maggioranza fanno perdere le loro tracce per raggiungere la penisola e da qui paesi del Nord Europa, com’è accaduto anche in provincia di Oristano. Teoricamente potrebbero essere perseguiti dalle forze dell’ordine, ma di fatto si assiste a questo esodo senza che nessuno intervenga e anzi ben felici che gli immigrati decidano di oltrepassare i confini italiani, dopo aver speso energie e risorse per accoglierli e trattenerli. Una situazione paradossale, causata soprattutto da una legislazione non in grado di gestire un fenomeno sempre più grave.
Martedì, 19 agosto 2014
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