L’Osvic di Oristano incontra il festival Dromos, proponendo un approfondimento sulla perdita di paradisi naturali che, per svariate ragioni, possono considerarsi “paradisi perduti”. Tre serate per tre docu-film le cui proiezioni saranno arricchite dalla presenza di registi, di associazioni locali e di esperti impegnati, insieme all’Osvic sui temi del diritto alla terra e della salvaguardia del paesaggio. Il tutto inserito all’interno del progetto Apriti Sesamo. Nuove Reti di Cooperazione per la sovranità alimentare.
Martedì 5 agosto, a Nurachi, a partire dalle 20, nel Cortile Museo Peppetto Pau si terrà un incontro con Alessandro Rossi . A seguire la proiezione di “God save the green” di Michele Mellara e Alessandro Rossi, che racconta le storie di alcuni gruppi di persone che, attraverso il verde urbano, hanno dato un nuovo senso alla propria comunità e allo stesso tempo hanno cambiato in meglio il tessuto sociale e cittadino in cui vivono.
Mercoledì 6 agosto, a Oristano, sempre a partire dalle 20, al Chiostro Hospitalis Sancti Antoni, ci sarà un incontro con Renato Soru parlamentare europeo ed ex presidente della Regione Sardegna; con Graziano Bullegas, Presidente Italia Nostra Sardegna e con Giorgio Todde, scrittore e giornalista. Seguirà la proiezione di “Nero d’Italia” di Valeria Castellano, che porterà gli spettatori in Basilicata, dove si produce l’80% dell’oro nero italiano. E’ la regione che paga il prezzo più alto in un sistema che fa dell’Italia un paradiso fiscale per le trivelle. Nero d’Italia è il tentativo di far rivivere attraverso le parole, immagini e musica, le storie di chi vive all’ombra delle trivelle, storie che potrebbero riproporsi drammaticamente anche nei paradisi della Sardegna.
Giovedì 7 agosto, si torna a Nurachi nel Cortile Museo Peppetto Pau, dove alle 20 c sarà un incontro con Paolo Carboni e Marco Antonio Pani e la proiezione di “Capo e Croce. Le ragioni dei pastori”, doc – film di Marco Antonio Pani e Paolo Carboni. Sullo schermo la narrazione della lunga estate del 2010, quando i pastori sardi invadono porti, aeroporti, strade, inondano le vie del capoluogo Cagliari, occupano il palazzo della Regione per cercare di ottenere dignità e un giusto prezzo per il loro prodotto principale: il latte.
L’ingresso alle proiezioni è libero.
Venerdì, 1° agosto 2014
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