Nel territorio del Sinis danni per oltre un milione di euro per le coltivazioni di meloni e angurie. Si stima una perdita di 22 mila quintali di meloni (per un valore di 900 mila euro) e di 12 mila quintali di angurie (per un valore di 180 mila euro), vale a dire il 50 per cento del raccolto. Alcune aziende hanno avuto il 100 per cento del danno, come avvalorato dalle ispezioni dei tecnici della Provincia.
Numeri che possono crescere ancora rendendo la situazione ancor più insostenibile e drammatica. Lo rende noto la Coldiretti Oristano che fa sapere inoltre che sono sempre più frequenti le segnalazioni dei danni causati da fauna selvatica nel territorio. Cinghiali, nutrie, cormorani e puntualmente cornacchie e gabbiani: sono tantissimi gli operatori che nella sede della Coldiretti in Via Cavour 6 ad Oristano manifestano forti disagi e denunciano ingenti danni.
Cristiano Carrus
“Per ultima”, spiegano dalla Coldiretti, “la lettera del Sindaco del Comune di Cabras, che evidenzia le ingenti perdite causate dalla sempre più numerosa presenza di cornacchie e gabbiani.
Ettari ed ettari di coltivazioni di angurie e meloni sono state distrutte mettendo in ginocchio tante aziende agricole”.
Per il Direttore Coldiretti Ermanno Mazzetti occorrono interventi urgenti non rinviabili nel tempo, proprio per diminuire il numero degli animali nocivi (specie cornacchie, cormorani e nutrie), attivando azioni straordinarie capaci di incidere concretamente e dare risposte a tanti settori produttivi esposti a serio rischio.
Secondo Mazzetti si tratta di ricreare i tratti fondanti di un equilibrio tra attività produttive e ambiente, oggi fortemente a rischio e non governato, senza per ciò inficiare il patrimonio faunistico provinciale.
Ermanno Mazzetti
Per questo motivo Coldiretti ritiene che la convocazione di un incontro urgente tra le istituzioni preposte, come anche suggerito dal Sindaco di Cabras Cristiano Carrus, sia tra le priorità per affrontare e dare.
Coldiretti ha più volte sottolineato come in una provincia dove l’agricoltura garantisce posti di lavoro e occupazione a numerose famiglie, il problema della fauna selvatica debba trovare una soluzione. Non è purtroppo sufficiente risarcire i danni ma occorre contrastare la presenza dei selvatici. Infatti, l’aumento del numero di alcune specie, tra tutte le cornacchie, sta causando problemi anche a colture che in passato non subivano alcun attacco, quali le coltivazioni di pomodoro. La situazione dunque in prospettiva appare ancor più preoccupante.
Giovedì, 31 luglio 2014
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