I nomadi sono fuggiti perchè rischiavano di vedersi portar via i bambini - LinkOristano

I nomadi sono fuggiti perchè rischiavano di vedersi portar via i bambini

I piccoli erano destinati ad essere affidati ai servizi sociali, su provvedimento dell'autorità giudiziaria

Campo rom
Foto di Antonio Pinna

Foto di Antonio Pinna

Sono fuggiti via da Oristano nei giorni scorsi, i circa 20 abitanti delle baracche realizzate due anni fa sotto il viadotto sul Tirso e demolite stamattina, su ordinanza del sindaco Guido Tendas. Tra di loro anche quattro minori, destinati ad essere affidati ai servizi sociali, su provvedimento dell’autorità giudiziaria, a causa delle condizioni di scarsa igiene e promiscuità in cui si trovavano a vivere. Tra i minori che i servizi sociali avrebbero dovuto prendere in carico,  ma fuggiti via con gli adulti che erano con loro,  c’era anche la ragazza sorpresa in compagnia di un commerciante oristanese, arrestato dagli agenti della questura di Oristano il sei giugno scorso con l’accusa prostituzione minorile.

L’assessorato ai servizi sociali del Comune di Oristano è impegnato intanto a trovare una nuova e più idonea sistemazione all’altra comunità nomade, di circa venti persone, che da oltre 25 anni è ospitata nei locali comunali dell’ex mattatoio, in un’area ora messa in vendita dal Comune. Dotati di cittadinanza italiana e di residenza nel comune di Oristano i nomadi che vivono in Via Rockefeller  sono stati al centro di un provvedimento della guardia di Finanza che alcuni mesi fa ha messo sotto sequestro una parte del terreno su cui vivono, utilizzato come discarica non autorizzata di materiale ferroso e di diversa natura.

venerdì, 25 luglio 2014

 

 

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