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Feminas, a Bosa le figure femminili nell’arte sarda

Le donne sarde in cinquant'anni di produzione pittorica nella collezione del Man

Verrà inaugurata venerdì alle 19 a Bosa la mostra “Feminas. Figure femminili nell’arte sarda”. Visitare fino al 12 ottobre, è un percorso nella produzione pittorica in Sardegna nei primi cinquant’anni del XX secolo attraverso una selezione di quaranta opere della collezione del museo MAN di Nuoro, dedicate al tema iconografico della donna.

La mostra, realizzata in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Bosa, sarà allestita nel suggestivo Palazzo Don Carlo.

La locandina della mostra

La locandina della mostra

Quattro saranno le sezioni dell’esposizione. Nelle prime due l’iconografia femminile è legata alla tradizione. Raccolgono le opere di di alcuni tra i principali maestri sardi della prima metà del Novecento, come Antonio Ballero, Mario Delitala, Francesco Ciusa e Carmelo Floris). Raccontano di donne silenziose dentro i loro abiti tradizionali, spesso rappresentate assorte nei rituali religiosi della processione.

La terza sezione ritrae una figura femminile è animata da toni più accesi, sguardi luminosi e abiti e atteggiamenti più maliziosi. Sono le donne di Edina Altara, dei fratelli Federico e Melkiorre Melis e di Tona Scano.

La quarta sezione della mostra racconta l’iconografia oltre il costume e rappresenta la figura femminile al di fuori del codice della tradizione isolana, in abiti “civili”, nel privato delle mura domestiche e negli eventi mondani, grazie alle opere di Francesca Devoto, Bernardino Palazzi e Salvatore Fancello.

A conclusione del percorso viene reso omaggio a due grandi innovatori dei linguaggi dell’arte sarda: Costantino Nivola, che con i lavori sulle Grandi Madri ha saputo cogliere l’essenza della società matriarcale isolana, e Maria Lai, protagonista di un’importante retrospettiva al museo MAN di Nuoro e ai Musei Civici di Cagliari.

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: dalle11 alle 13, dalle 17 alle 20 e 30 e dalle 21 e 30 alle 24.

Mercoledì, 13 luglio 2014

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