Gli ambientalisti chiedono la Vas per il progetto Ivi Petrolifera a Torre Grande - LinkOristano

Gli ambientalisti chiedono la Vas per il progetto Ivi Petrolifera a Torre Grande

Il GrIG ha inoltrato un'istanza formale alla Provincia: "Procedura obbligatoria"

Torregrande - Ex Sipsa - Ivi petrolifera

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato oggi al Settore Ambiente della Provincia di Oristano uno specifico atto di intervento con diverse osservazioni nella procedura di verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica avviata, con illegittimo ritardo, dal Comune di Oristano riguardo la variante parziale al piano urbanistico comunale, in località Torre Grande, adottata con la deliberazione del Consiglio comunale n. 109 del 3 ottobre 2013 per consentire la realizzazione del progetto turistico-edilizio proposto dalla Ivi Petrolifera.

Interessati anche la Commissione europea, il Ministero dell’ambiente, il Servizio valutazione impatti (S.A.V.I.) della Regione autonoma della Sardegna.

L’associazione ecologista ha chiesto che venga dichiarato l’obbligo di assoggettare a procedura di V.A.S. la variante urbanistica adottata con l’esclusivo fine del consentire la realizzazione del progetto turistico-immobiliare.

Una simulazione del nuovo complesso turistico della Ivi petrolifera

Una simulazione del nuovo complesso turistico della Ivi petrolifera

“Già da tempo il Ministero dell’ambiente – Direzione generale per le valutazioni ambientali, in risposta a precedente istanza ecologista”, spiega in una nota il Gruppo di Intervento Giuridico Onlus, “ha ricordato che i Piani Regolatori Generali e loro varianti rientrano nella tipologia di piani da assoggettare a VAS e che si intende esente da VAS soltanto lo strumento attuativo di piani urbanistici già sottoposti a VAS, qualora non comportino variante e se lo strumento sovraordinato già definisca in sede di VAS determinate caratteristiche localizzative e tipologie degli interventi ammessi”.

“Il caso della variante urbanistica del P.U.C. di Oristano che accoglie il progetto turistico-edilizio a Torre Grande”, continua il Gruppo di Intervento Giuridico Onlus, “rientra, quindi, pienamente nell’obbligo di espletamento delle procedure di valutazione ambientale strategica, necessarie per legge”.

“Infatti, come emerge anche dall’assenza di citazione nel rapporto preliminare depositato in sede di procedura di verifica di assoggettabilità a V.A.S., nella procedura di V.A.S. inerente il PUC di Oristano non si faceva accenno alla presenza di strutture golfistiche all’interno della pineta litoranea pubblica di Torre Grande”.

“Nel rapporto ambientale della V.A.S.”, ricorda il documento degli ambientalisti, “si fa spesso riferimento alle zone costiere, agli impianti arborei realizzati con finanziamento pubblico (pinete), e si ricorda che sono soggetti ai vincoli imposti dall’Assessorato Difesa Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna e si raccomanda di preservare e valorizzare tutti gli elementi di naturalità di quei luoghi e il rispetto della flora e della fauna esistenti. Si dichiara che l’elevato grado di naturalità di questi luoghi costituisce occasione verso forme alternative e diversificate di turismo non aggressivo, fortemente legato alle peculiari caratteristiche dei luoghi stessi. Si parla perciò di turismo, ma si raccomanda la creazione di strutture e infrastrutture a basso impatto capaci di rendere fruibili le potenzialità dei luoghi nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientali”.

Di fatto il progetto turistico-edilizio prevede la sottrazione della copertura boschiva di circa 18 ettari (stimabili circa 5 mila alberi) sui 56 complessivi della pineta litoranea di Torre Grande per la realizzazione del percorso golfistico.

In estrema sintesi, secondo quanto osserva il Gruppo d’Intervento Giuridico, la Ivi Petrolifera intende realizzare la bonifica dell’area con un investimento di 2,6 milioni di euro, 3 anni di lavori, circa 30 mila metri quadri di terra da risanare – dovuta per legge, in quanto sito contaminato dalla propria precedente attività di raffineria – un complesso turistico-edilizio ricettivo, un residence, 77 unità immobiliari, un campo da golf da 18 buche, per complessivi 99.257 metri quadri di volumetrie e circa 800 posti letto, impianti tecnologici, servizi.

“Il sito interessato è il litorale di Torre Grande e la relativa pineta”, conclude il Gruppo d’Intervento Giuridico Onlus, “in gran parte di proprietà pubblica, del Comune di Oristano e del Consorzio di bonifica dell’Oristanese, e ceduta in concessione in corrispettivo di canoni annuali non conosciuti e di cui si ignora il conseguimenti dei necessari pareri di congruità. Dal canto nostro faremo di tutto perché il litorale di Torre Grande e pineta siano effettivamente salvaguardati”.

Giovedì, 10 luglio 2014

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