Un abbraccio? E’ gratis e aiuta a vincere la solitudine nel mondo dell'interconnessione - LinkOristano

Un abbraccio? E’ gratis e aiuta a vincere la solitudine nel mondo dell’interconnessione

L’esperienza de "I cavalieri della luce", il gruppo di giovani di Oristano

Ti si piazzano difronte e ti chiedono se possono abbracciarti. E’ gratis. Nella maggior parte dei casi non puoi che rispondere alla loro stretta e sorridere, com’è capitato quando per la prima volta a Oristano sono scesi nelle strade per il pomeriggio degli “abbracci gratis”. Sembrava un falsh mob, ma è un rimedio all’indifferenza che spesso ci circonda e sembrerebbe averci anestetizzato.

Abbracci gratis a Oristano

Abbracci gratis a Oristano

Loro sono i ragazzi del gruppo “Nuovi orizzonti – Cavalieri della luce Oristano”, il gruppo tra i più giovani tra quelli della Comunità Internazionale fondata da Chiara Amirante e diffusa in molti paesi, con l’obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del disagio sociale. A Oristano è nato solo due mesi fa, ma ha già all’attivo numerose iniziative: abbracci gratis, incontri nelle scuole, luce nella notte, un’altra iniziativa, stavolta notturna, per avvicinare “gli ultimi”, ma non solo. Li si cerca per strada. Però li si può trovare dietro l’angolo, magari in piazza Cattedrale, a Oristano, e magari sono normalisimi ragazzi spensierati che ascoltano musica e parlano tra loro, ai quali si propone di entrare in chiesa, qualche minuto, abbassando il volume, per ascoltare il silenzio. E’ successo non molte settimane fa. Prima in città e poi a Cagliari, dove i giovani del gruppo oristanese hanno concluso la loro “missione”, carichi per affrontare la prossima, questa volta a Sassari.

I ragazzi del gruppo Cavalieri della luce

I ragazzi del gruppo Cavalieri della luce

Hanno messo il turbo i ragazzi accompagnati da Don Michele Sau, sacerdote di Tonara e Rettore del Seminario di Oristano. A guardarlo sembra un normale giovane uomo di 35 anni: ai piedi un paio di scarpe da tennis e in testa spesso il cappuccio di una felpa. E invece Don Michele è un sacerdote, uno di quelli che tiene ai ragazzi e che, con i suoi modi alla mano, riesce ad avvicinarli alla religione. Ha coinvolto circa 60 persone, tanti giovani e giovanissimi, ma anche qualche adulto. Alcuni vengono da altre esperienze religiose e parrocchiali, ma si stanno aggiungendo anche giovani neofiti. Il gruppo è composto da persone con un età che va dai 14 ai 60 anni e c’è spazio per tutti.

“Ognuno di loro”, spiega Don Michele, “ha caratteristiche diverse che spende all’interno del gruppo: alcuni si occupano di ascolto, altri di musica, ma tutti provano a portare l’amore dove non c’è, una luce nel buio”.

Come Mariano, vivace oristanese di 23 anni, che rompe subito il ghiaccio e racconta la sua esperienza con i primi abbracci gratis e la prima luce nella notte in città. “Io sentivo solo il cuore che mi scoppiava” dice entusiasta “sentivo solo di dover sorridere”. Anche Mauro, 15 anni, di Sorgono, parla di sorrisi, spiegando che da quella notte al mattino si sveglia felice (anche se deve andare a scuola) e consiglia a tutti di provare l’esperienza.

I ragazzi del gruppo Cavalieri della luce in Piazza Roma

I ragazzi del gruppo Cavalieri della luce in Piazza Roma

Si chiamano fratelli tra loro ed effettivamente per alcuni di loro il gruppo che hanno formato in questi due mesi è una seconda famiglia. Lo racconta Stefano, 15 anni di Bauladu, che aggiunge anche come l’esperienza gli sia servita per conoscere problemi che prima ignorava.

“È un’esperienza forte che ti fa toccare con mano le tue debolezze, tramite quelle degli altri”, gli fa da eco Claudio, 18 anni, di Tonara, che aggiunge, “vedendo le persone che avviciniamo la notte, gli ultimi, quelli che non hanno mai visto amore, ci ritroviamo in alcuni diffetti e per noi è una crescita personale”. Ed è una crescita continua anche per gli adulti, racconta una mamma che si è avvicinata al gruppo con la figlia adolescente. Il suo percorso verso Gesù è difficile, ma grazie al gruppo ha scoperto la figlia e la figlia ha scoperto lei.

Questo dimostra come davvero nel gruppo dei “Cavalieri della luce Oristano” c’è posto per tutti. Per questi ragazzi, ai quali si aggiungono Martina, 25 anni che non parla molto, ma guarda e ascolta attenta, Federico diciasettenne di Oristano, che ride spesso divertito, Fabio, ventenne di Solarussa, che sa tutto sull’Associazione e risponde preciso alle domande e Antonello, un giovane seminarista pacato eppure fermo nel parlare. Ma c’è posto ancora per tanti altri, per quelli che vorranno aggiungersi e scendere in strada, “l’unica via per far sperimentare il cristianesimo”, sostiene Don Michele, che vive quotidianamente una chiesa giovane e viva, con un cuore pulsante, capace di accogliere chiunque voglia mettersi in gioco. Come fanno loro. E come vorrebbero fare ancora più in grande nella comunità che sperano di creare, ma per la quale hanno bisogno di una casa. Hanno cominciato a cercarla. Di sicuro la troveranno.

Venerdì, 11 aprile 2014

 

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