Contatori dentro le abitazioni se non addirittura sotto i lavelli delle cucine: a Oristano sono quasi milleseicento, per l’esattezza 1596, su un totale di circa cinquemila in tutta l’Isola, le utenze per le quali è scattata in questi giorni una campagna massiccia di regolarizzazione da parte della società Abbanoa. Riguarda i casi in cui non è stato possibile eseguire la lettura dei consumi da oltre un anno perché i misuratori si trovano all’interno delle proprietà private e i titolari non hanno consentito l’accesso oppure sono risultati irreperibili. Avrebbero potuto fornire i dati tramite l’autolettura, ma non l’hanno fatto.
“Come prevede il regolamento del Servizio idrico integrato, le utenze che si trovano in questa situazione possono essere slacciate se non vengono regolarizzate dai titolari”, si legge in una nota di Abbanoa.
La società ha avviato il progetto “Utenti assenti”. Sono stati individuati i Comuni con la più elevata percentuale di letture non eseguite a causa di contatore interno e utente assente. Tra questi figurano Oristano e Bosa (681 in questo caso le utenze) dove già i censimenti avevano individuato diverse anomalie.
L’iniziativa, sottolineano da Abbanoa, è a beneficio degli stessi utenti che possono contare su fatture calcolate sui consumi effettivi.
Agli interessati, fa sapere ancora la società, è stata inviata una nota in cui, ai sensi del Regolamento del servizio idrico (articolo b21), si invitano a regolarizzare il proprio impianto e nicchia poiché il contatore deve essere reso “accessibile”. Nella stessa nota è stato richiesto al cliente di procedere a trasmettere autolettura del proprio contatore utilizzando un modulo fornito in allegato. In caso di mancata regolarizzazione e nuovo giro lettura non andato a buon fine, si avverte che Abbanoa può procedere agli slacci.
Martedì, 25 marzo 2014
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