Tares, e ora mano al portafogli - LinkOristano

Tares, e ora mano al portafogli

Anche l'Assessore Uda ammette l'iniquità di una tassa che diventa l'ennesimo salasso per i contribuenti oristanesi. Polemica l'opposizione

Giuseppina  Uda

Mano al portafogli, c’è la nuova Tares da pagare. La tassa che sostituisce la Tarsu sui rifiuti urbani è stata varata ieri notte dal Consiglio comunale di Oristano, intorno alle 3 del mattino e dopo una maratona di  circa dieci ore. Aldilà delle agevolazioni per alcune categorie,  ci sarà da pagare un bel po’ per gli oristanesi.

Illustrando le delibere l’Assessore al Bilancio Giuseppina Uda ha spiegato la natura del nuovo tributo, presentato le agevolazioni previste per le attività produttive (30% per falegnamerie, autocarrozzerie, autofficine, macellerie e pescherie e 10% per lavorazioni interne alle pasticcerie) e le utenze domestiche per alcune tipologie di abitazioni e nuclei familiari (per anziani, portatori di handicap). “Regole che tengono conto di alcuni aspetti che sono importanti per migliorare e rendere sempre più equo questo tipo di tributo che fin dalla sua prima applicazione è del tutto evidente che manifesta aspetti di iniquità”, ha detto l’Assessore.

Giuseppina  Uda

Giuseppina Uda

Il regolamento è stato approvato a maggioranza (15 voti a favori, 9 contrari) con l’integrazione di due emendamenti (illustrati dal Presidente della Commissione Valerio Spanu), uno che consente l’istituzione di una quarta rata di conguaglio con scadenza al 16 febbraio 2014 e un altro che stabilisce dei premi per i comportamenti virtuosi dei cittadini nella raccolta dei rifiuti.

Approvazione a maggioranza (15 si e 9 no) anche per il Prospetto economico finanziario. “Un documento importantissimo – ha detto l’Assessore Uda – che rileva la natura della composizione del tributo, che si compone di due parti, una fissa e una variabile, oltre al dover definire con compiutezza quali sono i costi del servizio che dovranno essere remunerati. Il piano crea una correlazione tra i costi del servizio e l’effettiva produzione dei rifiuti solidi urbani, stabilisce la copertura dei costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani, consente di contribuire a finanziare i costi relativi a servizi indivisibili dei Comuni come sicurezza, illuminazione, manutenzione delle strade”.

Il prospetto è stato contestato dal consigliere Giuseppe Puddu (UDC) che ha presentato un riparto alternativo che a sua volta è stato respinto dall’Assessore Uda.

Approvazione a maggioranza, infine, anche per le tariffe Tares 2013 (15 voti a favore e 9 contrari), suddivise per utenze domestiche e non domestiche, con quote fisse e variabili “cercando di tenere conto di tutti gli aspetti e di attenuare l’effetto dell’iniquità insito in questo tributo” ha detto l’Assessore Uda. Anche su questa delibera il consigliere Giuseppe Puddu (UDC) ha proposto all’aula un approfondimento con la simulazione di casi specifici per evidenziare i forti aumenti a cui saranno costretti i cittadini oristanesi e anche in questo caso le proiezioni elaborate sono state confutate dall’Assessore Uda.

In Consiglio non sono mancate le polemiche e le critiche nei confronti del Governo che ha istituito la Tares e che ha lasciato pochi spazi di azione ai comuni per modulare il tributo a seconda delle esigenze locali come ha avuto modo di sottolineare più volte lo stesso Assessore al Bilancio e ai tributi Giuseppina Uda che ha evidenziato l’iniquità di fondo e l’onerosità del nuovo tributo: “Non si può dire che abbiamo autonomia tributaria. L’autonomia finanziaria e tributaria degli enti locali non è mai stata compiuta. E non si è compiuta perché gli enti locali sono stati politicamente deboli. I tributi locali stanno aumentando e stanno diminuendo i trasferimenti ma la tassazione è sempre elevata perché elevata è la spesa dello Stato. In tutto questo ciò che gli enti locali possono fare purtroppo è molto poco, non ci sono spazi di manovra e anche per questo tributo ci sono stati pochissimi spazi di manovra. La TARES è profondamente iniqua, nasce con un errore di fondo dato dal fatto che questo tipo di tributo è comunque una tassa e non si riesce ad agganciarla alla capacità reddituale”.

Il Sindaco Guido Tendas ha sottolineato la difficile condizione nella quale i governi che si sono succeduti hanno costretto i comuni, decidendo una progressiva riduzione dei trasferimenti che ha determinato l’aumento dell’imposizione locale per garantire l’equilibrio dei conti degli enti: “Ciononostante ci siamo sempre ispirati a principi di equità e di giustizia e vorremmo riuscire a creare le condizioni per pagare di meno tutti”.

 

Ascolta l’intervista di Radio Cuore all’Assessore Giuseppina Uda

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Ascolta l’intervista di Radio Cuore al capogruppo dell’Udc Giuliano Uras

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Venerdì, 13 settembre 2013

 

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