Riparte la protesta in difesa degli ospedali di Bosa e Ghilarza - LinkOristano

Riparte la protesta in difesa degli ospedali di Bosa e Ghilarza

Domani un presidio davanti alla sede dell'Asl 5 a Oristano è stato organizzato da Comuni e Comitati d'intesa coi sindacati

Sede Asl Oristano

Manifestazione di protesta domani mattina alle 10, sotto la sede dell’Al n° 5 di Oristano in via Carducci, 35. E’ stata organizzata dai sindaci dei Comuni di Bosa e Ghilarza insieme alle rappresentanze dei Consigli comunali, supportarti dai comitati spontanei per la difesa dei presidi ospedalieri Mastino e Delogu . Con le forze sindacali e una rappresentanza di lavoratori impiegati nelle due strutture ospedaliere, si lancerà un segnale forte di protesta sia all’Assessorato regionale alla Sanità che al Direttore generale dell’Al oristanese.

Alla Regione chiederanno “risposte, mai pervenute, sulla richiesta di modifica della delibera della Giunta con la quale i Pronto Soccorso di Bosa e Ghilarza venivano declassati a Punti di primo intervento”.

Sempre alla Regione si chiede “la modifica delle linee guida sui tagli dei posti letto nei presidi ospedalieri della Sardegna, inserendo il limite di intervento per gli ospedali al di sotto dei 70 posti letto, poiché se ulteriormente ridotti si sancirebbe la definitiva scomparsa di questi presidi”.

“La proposta avanzata invece dalle Amministrazioni comunali”, si legge in una nota, “è tesa a richiedere maggiori investimenti per ridurre la bassa percentuale di utilizzo degli stessi posti letto. Al Direttore generale si chiede la modifica dell’Atto Aziendale che contiene non solo il declassamento dei due Pronto Soccorso, ma anche la sproporzionata riduzione di posti letto che passerebbero da oltre 60 ai previsti 28, con un taglio maggiore al 50% , per poi dirottarne ben 50 al presidio Ospedaliero San Martino di Oristano. Si respinge con forza quindi la programmazione predisposta dal manager, invitandolo al mantenimento dei servizi storici erogati dai due Ospedali, prevedendo il potenziamento per dare risposte alle necessita sempre crescenti dei cittadini oristanesi”.

Secondo gli organizzatori dell’iniziativa queste richieste “possono facilmente essere accolte utilizzando le risorse appena garantite dal riequilibrio della quota capitaria da tanti anni negata alla provincia di Oristano. Lo stesso riequilibrio prevede per l’anno in corso maggiori trasferimenti per 19 milioni di euro, che sommati ai 9 milioni integrati l’anno scorso, garantiranno maggiori risorse per ben 28 milioni di euro annui per tutta la sanità della Provincia”.

Domenica 17 febbraio 2013

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